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La Task Force scientifica nazionale COVID-19 è stata sciolta il 31 marzo 2022.

È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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ETH Hönggerberg, Werner, fotografiert am Montag (13.11.2017) Bild: Christoph Kaminski, kellenbergerkaminski

Valutazione della situazione epidemiologica 14 Settember 2021

Testo in attesa di traduzione - Testo originale in tedesco

Situazione generale

Al momento la diffusione dell’epidemia di SARS-CoV-2 è causata quasi esclusivamente dalla variante Delta (B.1.617.2) che, negli ultimi due mesi, ha surclassato le altre varianti in circolazione in Svizzera. Il numero dei casi e delle ospedalizzazioni ha subito un aumento significativo tra la fine di giugno e la metà di agosto, stabilizzandosi poi su livelli elevati. 

Dinamica

L’epidemia di SARS-CoV-2 si è notevolmente aggravata tra la fine di giugno e la metà di agosto 2021. Da allora il numero di nuove infezioni si è stabilizzato su livelli elevati: nelle ultime settimane sono stati diagnosticati in media circa 2500 nuovi casi al giorno. La media mobile a 7 giorni del tasso di riproduzione in Svizzera è stimata a 1,07 (intervallo di confidenza del 95%, IC: 0,96-1,18); tale dato riflette la situazione dei contagi nel periodo dal 27.08 al 02.09.2021[1].

Le stime del tasso di riproduzione effettivo Re su base giornaliera per la Svizzera sono:

  • 1,07 (95% IC: 0,96-1,18) sulla base dei casi confermati al 02.09.2021.
  • 0,79 (95% IC: 0,65-0,94) sulla base delle ospedalizzazioni al 27.08.2021. A titolo di confronto, il tasso Re basato sui casi confermati è stimato, per lo stesso giorno, a 1,06 (95% IC: 0,97-1,15).
  • 1,09 (95% IC: 0,72-1,54) sulla base dei decessi al 21.08.2021. A titolo di confronto, il calcolo del tasso Re basato sulle ospedalizzazioni è stimato, per lo stesso giorno, a 0,86 (95% IC: 0,74-1). Il tasso Re basato sui casi confermati è stimato, per lo stesso giorno, a 1,01 (95% IC: 0,89-1,14).

A causa dei ritardi nelle segnalazioni e delle oscillazioni dei dati, i valori stimati potrebbero essere rettificati successivamente. Precisiamo che i valori di Re rispecchiano l’evento infettivo con un certo ritardo, poiché trascorre del tempo tra il contagio e l’esito del test o l’eventuale decesso. Per i valori Re basati sul numero di casi questo ritardo è di almeno 10 giorni, mentre per i decessi arriva fino a 23 giorni.

Parallelamente determiniamo i tassi di variazione di casi confermati, ospedalizzazioni e decessi negli ultimi 14 giorni[2]. I casi confermati hanno registrato una variazione del -5% (IC: da 5% a -14%) a settimana, le ospedalizzazioni del -30% (IC: da -20% a -38%) e i decessi dell’8% (IC: da 59% a -27%).   Questi dati rispecchiano la situazione dei contagi di diverse settimane fa.

Dalla nostra dashboard è possibile seguire la variazione del numero dei casi, delle ospedalizzazioni e dei decessi stratificata per età[3]. Il numero di casi è stabile o leggermente in flessione in tutte le fasce d’età, ad eccezione degli over 80, tra i quali si osserva un leggero ma significativo incremento. Negli ultimi 14 giorni di rilevazioni, le ospedalizzazioni sono diminuite in maniera significativa. Nella maggior parte delle fasce d’età il calo non è significativo, ad eccezione delle fasce d’età dai 30 ai 40 e dai 60 ai 70 anni.

Numeri assoluti

Il numero cumulativo di casi confermati negli ultimi 14 giorni è di 430 ogni 100 000 abitanti. La positività è del 6,9% (situazione al 10.09.2021, ultimo giorno per il quale si attendono ancora solo poche segnalazioni tardive).

Negli ultimi 14 giorni il numero di pazienti COVID-19 nelle unità di terapia intensiva si è attestato su un valore compreso tra 277 e 297[4] ricoverati (variazione pari allo 0% (IC: da 7% a -6%) a settimana).

Il numero di decessi quotidiani confermati in laboratorio negli ultimi 14 giorni è compreso tra 3 e 11[5].

Nuove varianti

Dalla settimana 26 la variante Delta (B.1.617) è quella dominante in Svizzera. Tra i casi sequenziati, questa variante, inizialmente rilevata in India, ha avuto un’incidenza pari all’1% nella settimana 19, al 24% nella settimana 24 e al 97% nella settimana 35[6]. Da questo aumento dell’incidenza della variante Delta è possibile calcolarne una trasmissibilità più elevata del 56-64% rispetto alla variante Alpha, compatibile con le stime di una trasmissibilità più elevata del 56% (95% IC: 34%-81%) provenienti dall’Inghilterra[7]. Per via di questa maggior trasmissibilità, attualmente in molte parti del mondo la pandemia è dominata dalla variante Delta.

La variante Delta causa decorsi più gravi rispetto ai ceppi che hanno prevalso precedentemente in Svizzera. Da un ampio studio in Inghilterra è emerso come il rischio di ospedalizzazione nei pazienti con variante Delta sia due volte superiore rispetto ai pazienti con variante Alpha[8]. In Scozia[9] e in Canada[10] è stato riscontrato un aumento simile.

Variante Delta ed efficacia vaccinale

Infezione: sono in corso studi per quantificare l’efficacia dei vaccini a mRNA contro l’infezione provocata dalla variante Delta (anche asintomatica). Secondo dati provenienti da Israele, l’efficacia contro l’infezione del vaccino di Pfizer/BioNtech è pari al 39% (95% IC: 9-59%)[11] e, secondo dati provenienti dalla Scozia, al 79% (95% IC: 75-82%)[12]. In un nuovo rapporto dello studio REACT viene calcolata un’efficacia vaccinale contro le infezioni del 49% (95% IC: 22-67%)[13] (non è stata effettuata una distinzione tra i vaccini impiegati in Inghilterra). Infezione sintomatica: rispetto alla variante Alpha, la protezione vaccinale contro le infezioni sintomatiche da variante Delta risulta ridotta. Secondo un rapporto di Public Health England,[14] l’efficacia dell’89% (95% IC: 87-90%) contro la variante Alpha è scesa al 79% (95% IC: 78-80%) contro la variante Delta (vedere anche[15],[16]; Pfizer/BioNtech). Da dati canadesi emerge un’efficacia contro le infezioni sintomatiche da variante Delta dell’85% (95% IC: 78-89%)[17] (Pfizer/BioNtech e Moderna). Studi israeliani[18] stimano un’efficacia di appena il 40% (95% IC: 9-61%). Sulla minor efficacia del vaccino contro la variante Delta in Israele potrebbe influire il maggior lasso di tempo trascorso dalla vaccinazione in questo Paese rispetto ad altri. Decorso grave / ospedalizzazione: la protezione vaccinale contro un decorso grave è elevata anche per la variante Delta. L’efficacia si attesta attorno al 96% [91-98%] sulla base di dati provenienti dalla Gran Bretagna[19],[20] e all’88% (95% IC: 78,9-93,2%) sulla base di dati provenienti da Israele[21][22]. (Tali stime fanno riferimento alla protezione sulle persone vaccinate rispetto a quelle non vaccinate e non sono suddivise in base ai diversi vaccini impiegati nei Paesi menzionati). Secondo il nuovo preprint israeliano,[23] la protezione contro i decorsi gravi sembra scemare nel tempo. Nel complesso, tuttavia, questi dati indicano che al momento un ciclo vaccinale completo consente di evitare circa 9 ospedalizzazioni su 10. Trasmissione: come descritto sopra, la vaccinazione evita per almeno il 40% che una persona vaccinata sia soggetta a contagio. La vaccinazione sembra ridurre anche la trasmissione da parte di una persona vaccinata contagiata (per via della minor durata della fase contagiosa[24][25] e dei sintomi più lievi[26]). Non si è ancora in grado di quantificare la portata esatta di questa riduzione. Mentre un rapporto del CDC[27] indica che la carica virale della variante Delta nelle persone vaccinate è analoga a quella delle persone non vaccinate, i dati dello studio REACT provenienti dall’Inghilterra[28] indicano che le persone vaccinate hanno cariche virali inferiori. Dati temporalmente suddivisi provenienti da Singapore[29] suggeriscono che, nelle persone vaccinate, la carica virale parte da un livello elevato analogo a quello delle persone non vaccinate, riducendosi però più rapidamente. Dati provenienti dai Paesi Bassi mostrano che, nonostante cariche virali simili, le persone vaccinate hanno una probabilità inferiore di essere portatrici dei virus infettivi[30]. Poiché la carica virale rappresenta un importante dato correlato alla trasmissibilità, tali dati indicano comunque che le persone vaccinate contagiate dalla variante Delta possono trasmettere il virus, anche se con minor frequenza.

Link:

[1] https://sciencetaskforce.ch/it/tasso-di-riproduzione/ e https://ibz-shiny.ethz.ch/covid-19-re-international//: le stime del valore Re negli ultimi giorni possono subire delle leggere variazioni, che si verificano in particolare nelle regioni di piccole dimensioni, in caso di dinamiche dall’andamento variabile o di un numero di casi ridotto.

[2] https://ibz-shiny.ethz.ch/covidDashboard/trends: a causa dei ritardi nelle segnalazioni, per i casi confermati e per ospedalizzazioni o decessi non vengono presi in considerazione rispettivamente gli ultimi tre e cinque giorni.

[3] https://ibz-shiny.ethz.ch/covidDashboard/, Dashboard Time Series

[4] https://icumonitoring.ch

[5] https://www.covid19.admin.ch

[6] https://cov-spectrum.ethz.ch/

[7] https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/993358/s1288_Warwick_RoadMap_Step_4.pdf

[8] https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(21)00475-8/fulltext

[9] https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)01358-1/fulltext

[10] https://doi.org/10.1101/2021.07.05.21260050

[11] https://www.gov.il/BlobFolder/reports/vaccine-efficacy-safety-follow-up-committee/he/files_publications_corona_two-dose-vaccination-data.pdf

[12] https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)01358-1/fulltext

[13] https://spiral.imperial.ac.uk/bitstream/10044/1/90800/2/react1_r13_final_preprint_final.pdf

[14] https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1010472/Vaccine_surveillance_report_-_week_32.pdf

[15] https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2108891

[16] https://doi.org/10.1101/2021.07.05.21260050

[17] https://www.alberta.ca/stats/covid-19-alberta-statistics.htm#vaccine-outcomes

[18] https://www.gov.il/BlobFolder/reports/vaccine-efficacy-safety-follow-up-committee/he/files_publications_corona_two-dose-vaccination-data.pdf

[19] https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1010472/Vaccine_surveillance_report_-_week_32.pdf

[20] https://khub.net/web/phe-national/public-library/-/document_library/v2WsRK3ZlEig/view_file/479607329?_com_liferay_document_library_web_portlet_DLPortlet_INSTANCE_v2WsRK3ZlEig_redirect=https%3A%2F%2Fkhub.net%3A443%2Fweb%2Fphe-national%2Fpublic-library%2F-%2Fdocument_library%2Fv2WsRK3ZlEig%2Fview%2F479607266

[21] https://www.gov.il/BlobFolder/reports/vaccine-efficacy-safety-follow-up-committee/he/files_publications_corona_two-dose-vaccination-data.pdf

[22] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.24.21262423v1

[23] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.24.21262423v1

[24] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.28.21261295v1.full.pdf

[25] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.28.21261295v1.full.pdf

[26] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.28.21261295v1.full.pdf

[27] https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/70/wr/mm7031e2.htm?s_cid=mm7031e2_w

[28] https://spiral.imperial.ac.uk/bitstream/10044/1/90800/2/react1_r13_final_preprint_final.pdf

[29] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.07.28.21261295v1.full.pdf

[30] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.08.20.21262158v1

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