4. Febbraio 2021

 – Policy Brief

Affrontare i coronascettici

Questo testo è una sintesi del Policy Brief originale in inglese.

Sommario

La diffusione di informazioni erronee e le teorie complottiste influenzano l’opinione pubblica e la fiducia nei confronti delle decisioni prese dalle autorità. Analizziamo le difficoltà legate a tale situazione e proponiamo dei modi per affrontarle.

Durante la seconda ondata della pandemia, la fiducia della popolazione nei confronti delle decisioni delle autorità è risultata più debole rispetto alla primavera 2020. Il consenso sociale sul modo di affrontare la situazione è andato scemando durante l’estate. La diffusione di fake news (intenzionale o involontaria) e le teorie del complotto contribuiscono a questa evoluzione ed è probabile che inducano a una più scarsa adesione alle misure di protezione.

Potremmo enumerare una decina di teorie complottiste e di miti relativi al COVID-19 (cure miracolose, virus prodotto in laboratorio e diffuso deliberatamente ecc.). Alcuni studi scientifici hanno descritto il profilo e le motivazioni degli individui più inclini a sostenere tali teorie. Queste ricerche possono fornire degli strumenti per comprendere e accettare meglio la situazione, sentirla più sotto controllo e per dare un’immagine positiva di se stessi mediante la convalida delle proprie opinioni. La libertà di espressione tutelata dai diritti fondamentali e dai testi giuridici si applica anche alle opinioni sui fatti; pertanto, protegge anche i messaggi considerati falsi de facto (ovviamente, prevede dei limiti e proibisce ad esempio l’incitamento all’odio o alla discriminazione ecc.).

Di seguito proponiamo alcune possibili strategie per reagire alla diffusione delle teorie complottiste. Per rispondere alla disinformazione (involontaria), le autorità e i rappresentanti della società civile dovrebbero diffondere gli strumenti di fact-checking e di pensiero critico proposti da alcune agenzie internazionali (OMS, UNESCO ecc.). Occorre incoraggiare forme di comunicazione trasversali a tutta la società che permettano di interagire con esperti, funzionari e membri della Swiss National COVID-19 Science Task Force. Ciò favorirebbe una comprensione della pandemia ampiamente accettabile, che riconosce le incertezze, gli errori e i costi, evidenziando al contempo l’accumulo di conoscenze e i benefici risultanti dalle misure di salute pubblica.

Un impegno coerente delle autorità sull’importanza delle misure di protezione e del loro rispetto da parte di tutta la popolazione può contribuire a ridurre l’incertezza tra coloro che hanno difficoltà a farsi un’opinione precisa tra i tanti messaggi contraddittori. È importante non esacerbare le divisioni sociali, in special modo evitando di emarginare o demonizzare coloro che sostengono le teorie del complotto. In fin dei conti, tali idee hanno il diritto di essere espresse all’interno dei dibattiti democratici sulla gestione della pandemia.

Date of request:
Date of response:  04/02/2021

Experts involved: Claudine Burton-Jeangros, Pascal Mahon, Suzanne Suggs, Eva Maria Balser, Samia Hurst, Suerie Moon, Daniel Kübler, Pascal Wagner-Egger, Expert group Ethical, legal, social issues

Contact persons:

Samia Hurst (samia.hurst@unige.ch)

 

Poiché la Swiss National COVID-19 Science Task Force è stata sciolta il 31 marzo 2022, in futuro non verranno pubblicate ulteriori valutazioni epidemiologiche, aggiornamenti scientifici o policy brief. Tutte le precedenti pubblicazioni, pagine e informazioni della Science Task Force rimangono disponibili su questo sito web.