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Aggiornamento scientifico, 26 gennaio 2021

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Questo testo è un riassunto del testo originale in tedesco

Sommario

La Svizzera si trova in una situazione con un numero elevato, ma attualmente in lieve calo di nuove infezioni, ricoveri e decessi giornalieri da SARS-CoV-2. Il pesante carico posto sul sistema sanitario nei mesi passati ha reso difficile garantire le cure di individui affetti da COVID-19 e da altre patologie. Un nuovo aumento del numero di contagi potrebbe comportare il rapido raggiungimento o addirittura il superamento dei limiti di capacità del sistema sanitario. Ciò significherebbe altresì dover rimandare nuovamente anche i trattamenti non legati al COVID-19.

In questa situazione, le varianti di SARS-CoV-2 con velocità di trasmissione più elevate rappresentano un rischio.  Tali varianti sono state identificate in Gran Bretagna (501.V1, anche chiamata B.1.1.7), Sudafrica (501.V2) e Brasile (501.V3). Le varianti B.1.1.7 e 501.V2 sono state individuate anche in Svizzera. La loro diffusione in Svizzera comporta il rischio che le infezioni (e con esse i decorsi gravi e i decessi) tornino ad aumentare, e che tenere sotto controllo l’epidemia diventi assai più complicato.

La percentuale relativa di infezioni causate da B.1.1.7 è in aumento in Svizzera. Gli ultimi dati riflettono il tasso di contagio fino alla settimana 3/2021. Fino a questo momento, la percentuale di B.1.1.7 rispetto al totale delle infezioni è raddoppiata al ritmo di circa una volta alla settimana. Si prevede che a marzo B.1.1.7 sarà il ceppo di SARS-CoV-2 dominante in Svizzera.

Anche il numero assoluto delle infezioni da B.1.1.7 è in aumento. Fino alla fine della settimana 3/2021 si constata all’incirca un raddoppio settimanale del numero assoluto stimato di infezioni causate da B.1.1.7. Se il numero assoluto di infezioni da B.1.1.7 continua ad aumentare, sussiste il rischio di un’inversione di tendenza nella situazione epidemiologica: non appena B.1.1.7 diventerà il ceppo dominante di SARS-CoV-2, aumenterà di pari passo il numero di infezioni – e successivi ricoveri e decessi – se le misure di contenimento rimangono invariate.

Continuare a perseguire un rapido e significativo calo dei contagi riduce i rischi per la Svizzera. È importante che diminuisca non solo il numero totale dei casi confermati, ma anche il numero assoluto di infezioni da B.1.1.7. Una limitazione significativa dei contatti e della mobilità, accompagnata dall’applicazione sistematica delle misure di protezione limita i contagi di tutte le varianti di SARS-CoV-2. Un numero minore di casi consente inoltre di effettuare test su vasta scala e di garantire un tracciamento efficace dei contatti.

Poiché la Swiss National COVID-19 Science Task Force è stata sciolta il 31 marzo 2022, in futuro non verranno pubblicate ulteriori valutazioni epidemiologiche, aggiornamenti scientifici o policy brief. Tutte le precedenti pubblicazioni, pagine e informazioni della Science Task Force rimangono disponibili su questo sito web.