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La Task Force scientifica nazionale COVID-19 è stata sciolta il 31 marzo 2022.

È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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12. Marzo 2021

 – Policy Brief – 

Come stabilire le priorità per l’accesso ai futuri vaccini

This document was finalized on 11. November 2020 before the first vaccine was approved in Switzerland.

Questo testo è una sintesi del Policy Brief originale in inglese.

Sommario

I primi vaccini contro il Covid-19 potrebbero essere approvati nel primo semestre del 2021. La Svizzera deve definire in tempi rapidi i criteri per stabilire quali gruppi di persone dovrebbero potersi vaccinare in via prioritaria.

La Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) è incaricata di indicare i gruppi prioritari che avranno accesso ai futuri vaccini contro il Covid-19. A tal fine, dovrà elaborare una procedura chiara, trasparente, aperta, ragionevole, responsabile, inclusiva e reattiva, che contempli la consultazione dei gruppi professionali maggiormente interessati nonché la possibilità di raccogliere le opinioni del pubblico. 

Potrà sollecitare il parere della Commissione nazionale consultiva di etica biomedica o della Commissione centrale di etica dell’Accademia Svizzera delle Scienze Mediche (ASSM). Potrà altresì avvalersi di piani quadro esistenti che definiscono metodi per stabilire le priorità, quali il Piano svizzero per pandemia influenzale o le raccomandazioni del gruppo SAGE dell’OMS. Questi programmi dovranno essere adattati alla luce della situazione svizzera e dell’epidemia di Covid-19, tenendo conto del contesto socioeconomico e sanitario, dell’individuazione dei gruppi vulnerabili al di là dei criteri biomedici (ad esempio, la professione, il luogo, lo status di cittadino) nonché dei dati sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini. Il nostro Policy Brief sintetizza alcuni di questi documenti, senza formulare raccomandazioni per un piano quadro specifico.

Le solide capacità della Svizzera in materia di ricerca e sviluppo in campo farmaceutico dovrebbero consentire il coinvolgimento delle istituzioni nazionali negli sforzi di sviluppo dei vaccini (ad esempio, al momento in Svizzera non viene svolto alcuno studio clinico). Un impegno più diretto degli enti di ricerca svizzeri potrebbe rafforzare il potere negoziale del governo per quanto attiene all’accesso ai vaccini. Inoltre, consentirebbe agli addetti del mondo scientifico e ai decisori politici svizzeri di conoscere più adeguatamente le tecnologie prese in considerazione, il che ne faciliterebbe l’ulteriore diffusione. La strategia dell’UFSP in materia di accesso ai vaccini e di lotta per contrastare la pandemia dovrebbe contemplare il ruolo svolto dal settore della Ricerca e Sviluppo.

L’offerta mondiale di vaccini sperimentati sarà verosimilmente molto limitata almeno nei primi 12-18 mesi, il che significa che una dose somministrata in Svizzera sarà di fatto una dose in meno in un altro Paese. Sussiste pertanto il rischio che gli obiettivi di accesso nazionali e internazionali non siano conciliabili. Nel Policy Brief descriviamo varie soluzioni percorribili per procedere a una condivisione con i Paesi che non godono di un accesso ai vaccini altrettanto privilegiato, ma spetterà alla politica decidere, e giustificare, il modo di pervenire al giusto equilibrio tra le considerazioni di accesso a livello nazionale e internazionale. Il rispetto degli impegni politici in materia di accesso internazionale già assunti dal governo esige un approccio coerente e coordinato da parte dell’UFSP e del Dipartimento federale degli affari esteri.

 Type of document: Policy Brief

Date of response: 17/11/2020

Experts involved:  ELSI

Contact persons: samia.hurst@unige.ch

 

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È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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