Il picco dell’ondata da variante Omicron è stato superato. Nel frattempo, tra la popolazione c’è un’immunità di base molto alta e, al momento, è particolarmente elevata la protezione contro un decorso grave. La Svizzera sta gradualmente abbandonando la modalità di crisi per tornare a strutture regolari.
«La Science Task Force ha sempre detto che il suo obiettivo è quello di non essere più necessaria. Quel momento è arrivato», afferma la presidente Tanja Stadler. Alla fine di marzo, la Science Task Force si scioglierà volontariamente. Fino ad allora, continuerà ad affiancare il Consiglio dei PF, le autorità, i gruppi parlamentari durante la prossima sessione e i cantoni, e a valutare gli effetti delle fasi di apertura. A partire da aprile ci saranno ancora numerose sfide politiche, sociali e mediche nell’affrontare le conseguenze a lungo termine del Covid-19. E naturalmente, anche la scienza continuerà a dare il suo contributo. Per assicurare il flusso di informazioni agli attori politici anche dopo la fine del mandato, come già prima della pandemia, i membri della Task Force saranno a disposizione della politica e dell’amministrazione federale come singoli esperti per ulteriori scambi, dove e quando ciò è ritenuto utile. Tuttavia, un gruppo consultivo scientifico sempre disponibile non è più necessario per la crisi attuale.
Questo non significa però che SARS-CoV-2 non rappresenti più un rischio per la salute pubblica o che eventuali misure di prevenzione, trattamento e riabilitazione possano essere eliminate. SARS-CoV-2 è un nuovo virus e molte domande sono ancora senza risposta. In particolare, quelle sugli effetti a lungo termine dell’infezione, sulle caratteristiche delle nuove varianti e sulla durata dell’immunità momentanea contro decorsi gravi, così come sulle conseguenze economiche e sociali.
Team di ricercatori in Svizzera e all’estero continueranno a studiare SARS-CoV-2 e a monitorare da vicino la situazione epidemiologica per garantire che la società e in particolare le persone vulnerabili siano il più possibile protette da questo virus mutevole. «Questa pandemia ha mostrato a tutti noi quanto siamo vulnerabili, ma anche di cosa sono capaci le persone e la scienza. È stato un periodo molto intenso, vorrei quindi ringraziare di cuore tutti coloro che negli ultimi due anni hanno dedicato su base volontaria tempo ed energia alla Task Force. Sono molto grata anche per il sostegno aggiuntivo offerto da scienziate e scienziati esterni alla Task Force», conclude Stadler.