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Sintesi del testo originale in tedesco
Sintesi
In Svizzera l’incidenza su 14 giorni di casi di SARS-CoV-2 confermati per 100 000 abitanti è appena superiore a 300 ed è quindi di circa due raddoppi al di sotto del picco raggiunto a novembre 2020. Nelle ultime quattro settimane, le ospedalizzazioni sono aumentate soprattutto nelle fasce di età comprese tra i 45 e i 65 anni. Solo una piccola parte di questo segmento della popolazione è vaccinata. Nell’ultima settimana, il numero di pazienti COVID-19 in terapia intensiva è aumentato del 25% circa.
Il 19 aprile le misure di contenimento in Svizzera sono state allentate. È possibile prevedere che questo allentamento porti a un aumento della mobilità e dei contatti. Tra questi rientrano anche contatti nuovi, che altrimenti non avrebbero luogo nell’ambiente lavorativo e privato. Tali allentamenti favoriscono la diffusione di SARS-CoV-2. Sul fronte opposto si colloca l’avanzamento della campagna di vaccinazione, tramite la quale sempre più persone acquisiscono l’immunità al COVID-19.
Abbiamo utilizzato un modello epidemiologico per analizzare alcuni possibili scenari di sviluppo dell’epidemia in seguito alle aperture del 19 aprile. Il modello mostra che questi allentamenti possono provocare un forte aumento del numero di persone contagiate e ospedalizzate nonché dei decessi. Per ridurre la pressione sul sistema sanitario, la campagna di vaccinazione dovrebbe svolgersi più velocemente possibile e dovrebbero essere sottoposte a test anche le persone asintomatiche. Per impedire un possibile sovraccarico del sistema sanitario, è opportuno seguire da vicino lo sviluppo epidemiologico e, all’occorrenza, reagire rapidamente adeguando le misure di contenimento.
Questo modello permette anche di stimare i costi e i benefici economici di varie misure di apertura future. Se le fasi di apertura vengono posticipate o ne viene ridotta la portata, nella situazione attuale, per via della tutela della salute, i vantaggi economici tendono ad aumentare più rapidamente rispetto ai danni economici dovuti a una riduzione della creazione di valore. Ciò significa che nel prossimo periodo, dal punto di vista sociale, risultano vantaggiose fasi di apertura prudenti e lente.
Allo stesso modo, anche sul piano sanitario ed economico è estremamente importante somministrare quanto più rapidamente possibile le dosi di vaccino consegnate. Sfruttando l’intervallo di 6 settimane tra le due dosi di vaccino e riducendo al minimo lo stoccaggio di queste ultime, è possibile vaccinare il 50% della popolazione con almeno una dose alcune settimane prima che non con un intervallo di 4 settimane e il trattenimento della seconda dose. Raggiungere un mese prima la copertura vaccinale corrisponde a un guadagno sociale totale pari a circa 1,5 miliardi di franchi. Risulta quindi utile qualsiasi investimento possibile per accelerare la campagna di vaccinazione.
Per evitare contagi nonostante la situazione epidemiologica sfavorevole, il severo rispetto delle misure di base ha la massima priorità: indossare la mascherina, mantenere la distanza e l’igiene delle mani e aerare i locali chiusi. Il numero di contatti dovrebbe essere ridotto al minimo possibile, anche in occasione di incontri privati. Nei locali chiusi, in cui il rischio di contagio è nettamente superiore che all’aperto, è fondamentale rispettare le misure di base e aerare in maniera regolare e accurata. Parlare, cantare o respirare intensamente in seguito a sforzi aumentano ulteriormente il rischio di trasmissione.