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La Task Force scientifica nazionale COVID-19 è stata sciolta il 31 marzo 2022.

È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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Aggiornamento scientifico, 15 Guigno 2021

tradotto dal testo originale tedesco
Testo in attesa di traduzione - Testo originale in tedesco

Sintesi

L’epidemia di SARS-CoV-2 in Svizzera è attualmente in fase di regresso. Si osserva una diminuzione del numero di casi registrati, delle ospedalizzazioni e dei decessi. Al momento il numero di casi segnalati si dimezza in meno di dieci giorni. Anche l’incidenza rispetto alla parte di popolazione non ancora vaccinata è in calo dalla fine di aprile. Ciò indica che al momento in Svizzera anche il rischio di contagio per gli individui non ancora vaccinati diminuisce con il trascorrere del tempo.

 

In Svizzera, la variante SARS-CoV-2 Alfa (B.1.1.7) è dominante; le altre varianti classificate come preoccupanti («variants of concern», VOC) sono presenti nel Paese con frequenze inferiori al 2%. Fino alla fine di maggio 2021, in Svizzera non si sono registrati segnali circa una diffusione rilevante della variante Delta (B.1.617.2). In Gran Bretagna la frequenza della variante Delta è raddoppiata approssimativamente ogni settimana da metà aprile a metà maggio e ora rappresenta circa il 90% di tutti i casi confermati. Il numero assoluto di casi confermati di SARS-CoV-2 è tornato ad aumentare in Gran Bretagna da circa tre settimane e attualmente raddoppia ogni dieci giorni circa. Tra le possibili ragioni alla base della diffusione della variante Delta in Gran Bretagna si annoverano l’aumento della velocità di trasmissione della variante Delta rispetto alla variante Alfa, l’importazione di casi mediante stretti contatti con l’India, una maggiore diffusione tra le fasce della popolazione più svantaggiate dal punto di vista socio-economico e una riduzione dell’immunità nelle persone vaccinate solo una volta. Con la vaccinazione seguita dal richiamo, l’immunità nei confronti della variante Delta risulta elevata in base alle informazioni finora disponibili.

 

La diminuzione dell’incidenza in Svizzera rende gli interventi mirati (strategia TTIQ e controllo dei focolai) e la sorveglianza genomica del virus SARS-CoV-2 più efficaci e meno costosi. L’interruzione mirata delle catene di trasmissione mediante il controllo dei focolai e il tracciamento dei contatti nei cantoni è particolarmente efficace ed economica quando l’incidenza è bassa. I metodi digitali (Swiss COVID e NotifyMe) sono un ausilio efficace per informare rapidamente e in modo anonimo le persone riguardo a una possibile esposizione al virus. La diminuzione dell’incidenza rende più efficace anche l’identificazione e il controllo delle VOC. Finché le VOC si manifesteranno con una frequenza ridotta, le misure adottate alle frontiere, la caratterizzazione genomica intensiva e il controllo dei focolai potranno rallentarne notevolmente la diffusione. Affinché la strategia TTIQ, gli strumenti digitali e il controllo dei focolai esplichino la massima efficacia possibile, restano essenziali i test su larga scala per l’individuazione precoce dei casi indice, la promozione attiva dell’uso più ampio possibile degli strumenti digitali e la massima velocità di processo possibile con una notifica molto rapida dei possibili contatti.

 

L’economia si sta rapidamente riprendendo dalla crisi causata dal coronavirus. Le misure fiscali adottate nell’ultimo anno e mezzo per mantenere salde le strutture economiche si stanno rivelando assai efficaci. Questi interventi stanno permettendo a molte imprese di riprendere quota, per usare una metafora. Le condizioni necessarie per una ripresa economica rapida e duratura sono il proseguimento delle campagne vaccinali in tutto il mondo, la raccolta di dati rilevanti per il monitoraggio dell’evoluzione del virus SARS-CoV-2 e la ricerca continua in materia di prevenzione e trattamento del COVID-19. Senza un buon controllo della pandemia e delle sue conseguenze sulla salute, anche l’economia non potrà riprendersi tanto celermente.

 

La pandemia ha esacerbato le disuguaglianze esistenti con riferimento a dimensioni sociali rilevanti. I Paesi, i settori economici, le aziende, le fasce di popolazione e gli individui sono stati colpiti dalla pandemia in misura diversa. In Svizzera sono le famiglie a basso reddito ad aver subito il calo relativo più considerevole in termini di entrate. Mentre le fasce con reddito medio-alto hanno visto aumentare i propri risparmi, la diminuzione del reddito nelle fasce più basse è stato solo parzialmente compensato da una riduzione della spesa. Soprattutto le persone che erano e sono tuttora colpite dalla disoccupazione affermano inoltre di provare uno stato d’animo negativo.

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È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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