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La Task Force scientifica nazionale COVID-19 è stata sciolta il 31 marzo 2022.

È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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Aggiornamento scientifico, 24 Marzo 2021

Questo testo è un riassunto del testo originale in tedesco

Sommario

Con l’aumento delle vaccinazioni contro il SARS-CoV-2, i governi devono adottare decisioni in merito a scadenze e portata di misure di contenimento più efficaci, ma anche circoscritte in termini di tempo. Al contempo le varianti di SARS-CoV-2 si diffondono con una velocità di contagio maggiore e decorsi della malattia potenzialmente più gravi. Il presente documento riporta l’attuale situazione tenendo conto dei possibili effetti di diverse strategie di vaccinazione e allentamento. Per poter offrire un quadro complessivo, oltre ai modelli epidemiologici analizziamo anche lo scenario riguardo alle conseguenze per la società e l’economia.

Da metà febbraio l’epidemia di SARS-CoV-2 evidenzia in Svizzera di nuovo una crescita esponenziale, dopo un inizio anno caratterizzato da una contrazione. Il tasso di riproduzione per il periodo 06.03-12.03.2021 viene stimato a 1,18 (intervallo di confidenza del 95%, 1,04 – 1,31) sulla base del numero dei casi. Le sette grandi regioni della Svizzera mostrano tutte una tendenza simile, il che indica che la temporanea immunità della popolazione associata alle misure e alla loro attuazione non è sufficiente a contenere l’azione della B.1.1.7, la variante di SARS-CoV-2 al momento dominante.

È ipotizzabile che questo aumento delle infezioni sarà accompagnato da un incremento di decorsi gravi e decessi. In Svizzera una quota crescente di persone ultrasettantacinquenni viene vaccinata e quindi risulta in gran parte protetta da decorsi gravi della malattia, ma la maggioranza dei cittadini al di sotto dei 75 anni, che finora hanno rappresentato il 70% dei pazienti ospedalizzati in terapia intensiva a causa del COVID-19, non è ancora immune.

Da un modello epidemiologico emerge che nelle prossime settimane e nei mesi a venire in Svizzera c’è da attendersi un aumento dei casi, delle ospedalizzazioni e del numero di letti occupati in terapia intensiva. Il modello indica anche come poter ridurre l’aumento. Un ritardo dell’allentamento delle misure di contenimento non di carattere farmaceutico per un paio di settimane può diminuire sensibilmente il ritmo dei contagi. Le modifiche apportate alle misure di contenimento si rendono tangibili in termini di variazioni di contagi e ospedalizzazioni solo con una distanza temporale di varie settimane, per cui è importante un approccio previdente e basato su dati. Un aumento quanto più possibile rapido dell’immunità della popolazione tramite la vaccinazione rimane l’elemento chiave per ridurre il carico di malattia e poter allentare le misure di contenimento.

Una strategia all’insegna della prudenza e basata su dati riguardo agli adeguamenti delle misure di contenimento è essenziale da un punto di vita dell’economia e della società e anche in termini di salute psichica.  Se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare a causa di un rapido allentamento, si renderebbe di nuovo necessario chiudere sul fronte delle attività, il che può tradursi in pesanti costi economici e limitazioni per la società. Poiché nell’autunno 2020 il carico psichico nei cantoni con un’elevata incidenza è stato particolarmente oneroso, è auspicabile impedire una nuova impennata dei contagi anche per quanto attiene alla salute mentale dei cittadini.

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È stata sostituita dal Comitato scientifico consultivo COVID-19, in modo che i cantoni e la Confederazione possano continuare a beneficiare delle competenze scientifiche nel contesto della pandemia di SARS-CoV-2.

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